Quali altre abitazioni adiacenti gli scali e aerobasi del Belpaese saranno sottoposti allo stesso programma? Senza ricorrere ad operazioni forzate ed espropri! Lo scorso 25 novembre - con un comunicato - ENAC ha segnalato la realizzazione di una ulteriore fase del programma di delocalizzazione del Borgo Cariola, la zona attigua al sedime aeroportuale del Galileo Galilei di Pisa. Ecco uno stralcio del testo ENAc:
" Con la firma di altri nove atti di acquisto continua, come da programma, il piano di trasferimento degli abitanti di Borgo Cariola, nel pisano, previsto dall’Accordo di Programma concluso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ENAC, la Regione Toscana, gli Enti territoriali interessati e la SAT, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa, per lo spostamento di abitazioni inserite nel sedime dello scalo di Pisa.
Oggi, infatti, il Direttore Centrale Infrastrutture Aeroporti e Spazio Aereo dell’ENAC, Roberto Vergari, in rappresentanza dell’Ente ha sottoscritto, presso gli Uffici di SAT S.p.A., società che gestisce l’Aeroporto Galileo Galilei di Pisa, le acquisizioni del secondo gruppo immobiliare che si aggiungono agli atti conclusi il 22 ottobre u.s.
Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, ha sottolineato: “Con la sottoscrizione odierna della seconda fase di acquisizioni, possiamo certamente confermare l’impegno assunto dall’ENAC per portare a termine nei tempi programmati tutta l'attività prevista a tutela degli abitanti di Borgo Cariola. La complessa operazione di delocalizzazione degli abitanti di questa zona ha coinvolto numerose istituzioni ed enti territoriali e rappresenta una testimonianza dell’efficienza della pubblica amministrazione.
Il notevole investimento finanziario che impegna l’ENAC, la Regione Toscana e la società SAT si concluderà nel 2016 con la completa demolizione del borgo e la contestuale destinazione delle aree liberate ad attività di carattere aeronautico. Ciò rappresenterà un ulteriore impulso allo sviluppo del traffico aereo con le conseguenti ricadute positive sull'economia del territorio pisano e dell’intera regione".
Gina Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di SAT S.p.A., ha dichiarato: “Rispettare gli impegni presi ed i tempi previsti dall’accordo di programma significa procedere concretamente con lo sviluppo infrastrutturale del Galilei in un’ottica di sostenibilità ambientale. Pertanto oggi siamo molto soddisfatti per la sottoscrizione di questo secondo gruppo di atti, che porta a 16, su 44 totali, il numero d'immobili ceduti in poco più di un mese. Con i tre di oggi, salgono a oltre sei i milioni di euro (dei 16,5 complessivamente stanziati) finora liquidati agli ex-proprietari”.
L'intervento di delocalizzazione - un'operazione che riduce, di fatto, il rischio incidente aereo e le ricadute acustiche e atmosferiche dirette, è finanziato per un costo di 16.5 milioni di euro. Di questi tre milioni sono stati destinati ai primi sette proprietari che hanno ceduto le abitazioni entro il 2014.
Le 44 abitazioni del borgo - prevede il programma - saranno acquisite per fasi e, solo nel 2016, il programma di demolizioni sarà completato.
Ai proprietari che hanno sottoscritto da subito la valutazione di mercato degli immobili proposto dall’Agenzia del Territorio avrebbero completato l'operazione di vendita. Non altrettanto invece, perciò con una dilatazione dei tempi esecutivi, per le abitazioni sottoposte a una procedura di esproprio per ragioni di pubblica utilità.
Dopo la delocalizzazione di Malpensa (nei comuni di Somma Lombardo, Ferno e Lonate Pozzolo) quello di Borgo Cariola a Pisa è, ancora, solo il secondo caso.
Ma quante altre delocalizzazioni dovrebbero essere eseguite. Quante altre abitazioni storiche e in prossimità delle piste e dei sedimi aeroportuali - coinvolte da piano di rischio, rischio terzi, emissioni sonore, emissioni gassose - dovranno essere sottoposte alle medesime operazioni?
L'incremento dei voli e il potenziamento del traffico continua, inevitabilmente, a dilatare gli effetti collaterali sul territorio limitrofo e un aggiornamento tempestivo delle ricadute effettive non potrà che comportare altre delocalizzazioni di abitazioni e cittadini.
Le piste cittadine di Treviso, Ciampino, Linate, Capodichino, Venezia Tessera, Torino Caselle, Bergamo Orio al Serio, Verona Villafranca, Firenze Peretola, Forlì, Rimini e tante altre, probabilmente, abbisognano da subito una rigorosa verifica, indagini e perizie sugli effetti diretti e indiretti di un'infrastruttura aeroportuale: pianificando adeguate delocalizzazioni: evitando operazioni di esproprio in favore di un giusto e legittimo compenso degli immobili da demolire al fine di rendere del tutto compatibili e sostenibili gli aeroporti e aerobasi del Belpaese.
data inserimento: Domenica 21 Dicembre 2014