Nonostante i vincoli della spending review l'accordo viene rifinanziato! Dopo difficoltà e ritardi alla fine, il piano di co-marketing per “finanziarie” la Ryanair allo scalo di Trapani-Birgi, è stato sottoscritto. L'ipotedi di abbandono dei collegamenti del vettore irlandese low cost è stata quindi superata e il piano di marketing che avrebbero dovuto ratificare - mantenendo fede all’impegno assunto - non soli dai Comuni di Erice, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Favignana, Paceco, Partanna, San Vito Lo Capo e Valderice, in aggiunta alla Camera di Commercio di Trapani (che aveva versato la prima quota annuale di 300mila euro dei triennio), ma anche di altri 16 comuni inadempienti.
La vicenda era stata notificata lo scorso settembre dal Prefetto di Trapani Leopoldo Falco. In una conferenza stampa aveva rivelato il ritardo nei pagamenti previsti dall’accordo di co-marketing tra il "territorio" e la Ryanair.
In questi ultimi giorni, tuttavia, è stata superata una fase di incertezza che avrebbe potuto significare l'abbandono della Ryanair (sarebbe stato davvero negativo?) con l'iniziativa suppletiva della Regione Sicilia che interviene con 3 milioni di euro. La Giunta regionale ha deliberato un sostegno per il mantenimento dei voli attraverso il finanziamento di Airgest, la società di gestione aeroportuale di cui la Regione è azionista di maggioranza. L'operazione - secondo i media - consiste in una ricapitalizzazione complessiva di circa 7 milioni di euro per il rilancio delle strategie aeroportuali.
I rumors dei media, tuttavia, rivelano come l'iniziativa risulti più ampia e abbia previsto un investimento complessivo di 33 milioni di euro. Il potenziamento dello scalo, quindi, ancora una volta, sembrerebbe perseguire esclusivamente l'intervento "pubblico".
La deregulation, la liberalizzazione del settore aviation dopo oltre 20anni di evoluzione e dinamiche, talora anche contraddittorie, negli USA, in Europa e in Asia non sembrano costituire uno scenario praticabile. La concorrenza tra le aerolinee, il peso dei bacini di traffico, l'attrattiva dei sistemi turistici, la competizione tra gli scali, almeno nel Belpaese, sembrerebbero politiche e strategie imprenditoriali di un altro mondo.
data inserimento: Martedì 25 Novembre 2014