Ancora un aggiornamento sulle bonifiche da ordigni bellici: analogie tra il "Dal Molin" e "Campoformido"? Periodicamente Aerohabitat dà conto delle operazioni di messa in sicurezza degli aeroporti, delle ex aerobasi militari, dei campi di volo che nel corso della prima e seconda guerra mondiale sono stati bersagliati da bombardamenti aerei. Se escludiamo Venezia Tessera e Roma Fiumicino i restanti scali aerei, militari e civili dovrebbero essere, tutti, sottoposti ad un opera di bonifica da questo rischio.
Purtroppo non avviene. nessuno ha ancora predisposto una verifica sistematica, a tappeto. Una radiografia oggettiva dei sedime aeroportuali. Quando si scopre è quasi incidentale. Magari a seguito di scavi per edificare hangar o serbatoi per opere di manutenzione o equivalenti. La bomba inesplosa risalente alla seconda guerra mondiale scoperta l'altra settimana a nord del sedime aeroportuale nel Comune di Orio al Serio è uno di questi eventi eccezionali. Pesava circa 140 chilogrammi e, da ricerche, dovrebbe riguardare uno ordigno del bombardamento del 9 agosto 1944.
Con la news "Aeroporti e aerobasi storiche e i tanti (quanti?) ordigni inesplosi" Aerohabitat aveva già argomentato la questione nel giugno 2013 . La smilitarizzazione delle ex aerobasi e campi di volo che appartengono alla storia dell'aeronautica militare italiana sta, infatti proponendo questo scenario. A chi tocca finanziare la messa in sicurezza di ex demanio militare trasferito ad ENAC e , talvolta, alla Regione di competenza?
Nelle scorse settimane due bombe d’aereo del peso di dieci chili, residuati bellici, sono stati rimossi dagli artificieri nel comune di San Giorgio. L'area è a ridosso l’aeroporto militare di San Damiano presso Piacenza e, sarebbero, di fabbricazione inglese sganciate durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale di quella aerobase.
L'evento clamoroso di quest'ultimo periodo spetta, tuttavia, alla zona limitrofa alla aerobase Dal Molin di Vicenza. Una aerobase storica dell'aeronautica italiana, costituita nel 1921, diventata civile nel 2008. Lo scorso 6 novembre, infatti, è stata scoperta una bomba d'aereo di circa 1800 kg..
Il luogo è quello in cui il Comune vuole realizzare il Parco della Pace.
Il mega ordigno è stato scoperto nel corso della bonifica del "Dal Molin" a circa tre metri di profondità. Anche questo è di fabbricazione inglese e due delle tre spolette sarebbero attive. Il disinnesco coinvolgerebbe un'area estesa di ben 46 mila persone da evacuare nel raggio di tre chilometri a Vicenza. Il 50% della bonifica del Dal Molin ha portato alla luce ben 122 ordigni di varie dimensioni. Uno di essi di 500 chili.
L'operazione deve essere completata ed il sindaco di Vicenza Achille Variati, dopo aver rilevato l'urgenza e l'inderogabilità dell'operazione di disinnesco ha richiesto il sostegno del Consiglio dei Ministri. L'operazione di emergenza e messa in sicurezza del sedime comporta un costo superiore a due milioni e mezzo di euro. Quanti altri sedimi ex-aerobasi dovranno essere bonificati? Quali sono stati i campi di volo, le aerobasi della seconda guerra mondiali maggiormente sottoposti a bombardamenti? L'ex aerobase di Udine Campoformido, un esempio tra i tanti possibili, è forse uno di questi?
Quale potrebbe risultare quindi - qualora fosse programmata una vasta opera di bonifica anche a Campoformido - lo scenario di ordigni inesplosi nell'ex campo di volo del FVG?
E' evidente che ogni possibile casistica di bombe inesplose della prima e seconda guerra mondiale, dovrebbe essere rapportata a tre fattori.
L'ampiezza del sedime dell'ex aerobase interessato. L'importanza strategica e bellica dello stesso campo di volo. Infine il numero dei bombardamenti avvenuti nel corso delle incursioni aeree.
E' una valutazione, una analisi preliminare che appare del tutto "elementare". Se si vuole, rappresenta, una istintiva, quasi primordiale, stima di buonsenso. Alla portata di chiunque abbia interesse al recupero e valorizzazione dell'ex aerobase. Fondamentale per qualsiasi progetto aeronautico e/o localizzazione di parchi tematici. Numeri di ordigni e costo dell'operazione potranno, comunque, trovare esito conclusivo solo dopo il loro totale e completo disinnesco.
data inserimento: Mercoledì 18 Dicembre 2013