Le prospettive peggiorano se correlate alla spending review ed ai vincoli al co-marketing: sostegno ai voli. Il bilancio 2014 dell'aeroporto Savorgnan di Brazzà non si annuncia sereno ed anche il 2015 non potrà che presentarsi con dinamiche turbolenti se non del tutto negative: con prospettive del tutto da ricostruire. Per almeno tre ragioni evidenti. Da un lato la crisi dei passeggeri iniziata nel 2013 e peggiorata nel 2014, in secondo luogo per l'assenza di strategie di integrazione con il Polo del Nordest (che tuttavia potrebbe agevolare l'ingresso di investitori competitori) ed infine per le direttive UE (ora anche Linee guida per l'attivazione di nuove rotte emanato dal ministro Lupi) che rendono problematica l'apertura di voli/collegamenti aerei.
Quest'ultima questione, tuttavia, inquadra anche la criticità (se non impossibilità) di reperire finanziamenti ai voli e/o al co-marketing in una fase di spending review generalizzata.
L'ottimismo professato dai manager dello scalo di poter rapidamente recuperare i dati negativi registrati nel 2013 sono rapidamente sfumati di fronte ad una realtà di traffico che a fronte di un mantenimento del numero dei voli ha, progressivamente, rivelato un calo di passeggeri estremamente preoccupante.
Le destinazioni dirette da Ronchi sono 17 destinazioni dirette e, in sintesi, operate da quattro vettori (Alitalia, Ryanair, Meridiana e Lufthansa) con situazioni aziendali con turbolenze competitive contraddittorie. Se Ryanair potrebbe - con un incremento degli investimenti co-marketing - ampliare la propria offerta, la Meridiana ha in corso licenziamenti ed un riassetto che potrebbe ripercuotersi sui voli, l'Alitalia ha invece in corso una profonda riconfigurazione dei voli domestici e il collegamento con Linate e Fiumicino potrebbe riflettere negativamente tali scelte. Rimane la Lufthansa impegnata, comunque, in un check-up operativa e nei costi competitivi con il network reti delle aerolinee low cost.
Secondo i dati di Asseroporti, nel corso del 2013 Ronchi ha movimentato 853.599 passeggeri, con un calo del 3,2% sul 2012 (hanno record con oltre 882mila utenti). Il numero dei movimenti aerei erano stati 15.139 (meno 4%).
I dati di Asseroporti dei primi 8 mesi 2014 confermano ed aggravano il 2013: registrano infatti 490.404 passeggeri con meno 15.7% mentre il numero dei voli pari a 10.533 voli riscontra un aumento del 0.5% dei voli rispetto al periodo del 2013. Grave il dato cargo con 288 tonnellate pari a meno 33.5% sul 2013.
Il raffronto tra voli e passeggeri trasporti registra quindi un repentino calo nel coefficiente di riempimento dei singoli aerei/voli. Un riscontro che andrebbe analizzato nei termini della tipologia dei passeggeri coinvolti. E' traffico turistico, business o altro? Nei volumi di traffico passeggeri contabilizzato in passato era, forse, inserita utenza non commerciale? Lo scenario critico complessivo del Savorgnan di Brazzà non potrà non conformarsi inoltre allo scontato effetto "collaterale" associato al trasferimento insito nell'adozione del Piano Nazionale Aeroporti alla Regione FVG perciò dell'assunzione diretta dei costi di esercizio primario (Polizia, Antincendio, ENAC, ENAV e altro).
data inserimento: Giovedì 16 Ottobre 2014