Nell'ennesima bozza è previsto anche l'aggiornamento periodico del Piano. Ma manca ancora un effettivo riscontro sulla compatibilità e sostenibilità ambientale e conformità agli STD aeronautici del PNA , dettagliato sulle singole piste di volo. Quella che Aerohabitat segnala come una "beffarda" presentazione del Piano Nazionale Aeroporti sostiene tuttavia che "il Piano deve diventare uno strumento agevole di pianificazione del settore per allineare le politiche di governance ai mutamenti rapidi a cui lo stesso è soggetto. Pertanto, in linea con il ciclo del bilancio pluriennale, si è previsto un aggiornamento ogni tre anni dello stesso....".
Il primo impegno per l'aggiornamento del Piano Nazionale Aeroporti (PNA) era stato - nel XXI secolo - formulato dal Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ancora nel 2007. L'obiettivo di adeguare il PNA va quindi datato al 2007 e, nel 2015, qualora avesse avuto seguito l'aggiornamento triennale il tanto atteso Piano Aeroporti, auspicato da oltre 30anni, dovrebbe essere prossimo alla terza revisione. In realtà dopo sette anni il PNA non è stato ancora deliberato. La cronologia del PNA ricorda come lo "Studio sullo sviluppo degli aeroporti italiani" di ENAC sia stato presentato il 1 settembre 2010. In seguito nel 2011, a seguito di un primo aggiornamento e validazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Mattioli dello "Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale" l'intento è stato istituzionalmente confermato per le "scelte strategiche finalizzate a dotare il Paese di uno strumento programmatico in grado di orientare gli investimenti delle società di gestione aeroportuale e di creare al contempo le condizioni per una maggiore intermodalità in linea con gli standard europei". Il Piano Nazionale degli Aeroporti è stato comunque perfezionato nel febbraio 2012. Nel luglio dello stesso anno è stato ufficializzato. Dopo essere stato approvato dal Ministro Corrado Passera nel gennaio 2013 è stato riproposto - con varianti significative - dal Ministro Maurizio Lupi nel gennaio 2014. Nell'ottobre 2014 - nel contesto dell'ultimo salvataggio Alitalia e accordo ed priorità con Ethiad - il Ministro Maurizio Lupi ha potuto sostenere "... abbiamo presentato il piano nazionale degli aeroporti che individua 10 grandi bacini di traffico. All'interno di questi sono stati individuati 37 aeroporti di nazionale; al loro interno sono stati poi scelti 11 aeroporti nazionali di interesse strategico. Malpensa sarà l'aeroporto strategico del Nord Ovest".
Nel gennaio 2015 tuttavia, a fronte dei tanti pronunciamenti ministeriali, il cosiddetto Piano Nazionale Aeroporti, non è ancora esecutivo. Campanilismi provinciali, regionali, valutazioni di bacino di traffico - spesso elastici e stiracchiati su considerazioni extra-aeronautiche, in aggiunta alle politiche insostenibili di co-marketing (vedi spending review), i bilanci negativi di numerosi esercenti aeroportuali, probabilmente, stanno dilatando la promulgazione della specifica legge. Sancita dall'art. 117 della Costituzione: prevede che gli aeroporti rientrino tra le materie oggetto di legislazione concorrente Stato-Regioni e dall'’art. 698 del Codice della navigazione impone l’individuazione degli aeroporti e sistemi aeroportuali di interesse nazionale, quali nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato da individuare (con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome) in base ai seguenti criteri:
- ruolo strategico
- ubicazione territoriale
- dimensioni e tipologia di traffico;
- previsioni progetti europei TEN.
data inserimento: Mercoledì 14 Gennaio 2015