Ancora incentivi ai voli dagli scali minori, quelli con meno di un milione/anno di passeggeri. Ma non succede anche se registrano traffico oltre 10 milioni/anno? Nelle graduatoria degli scali italiani 2015 in base al numero di movimenti aerei commerciali - su 45 scali del Rapporto Dati di Traffico ENAC 2015 Comiso è al 32 posto con 2.664 voli, pari al 0.2% del totale dei quali il 62.7% di tratte nazionali e37.3% internazionali.
Nella graduatoria per passeggeri transitati invece Comiso ha collezionato il 28 posto con 372.672 utenti. pari al 0.2% del totale del Belpaese con 61.7% di passeggeri con tratte nazionali e 38.3 internazionali.
Circa la metà dei voli sono partenze, altra sono gli arrivi. Altrettanta suddivisione si registra perciò tra passeggeri partiti e arrivati.
I voli di Aviazione Generale sulla pista della ex Provincia di Ragusa sono risultati 794 con 291 passeggeri.
Ryanair opera dallo scalo siciliano e nel 2015 ha movimentato 316.426 passeggeri (84.9%) mentre gli altri 56.246 utenti hanno usufruito di aerolinee "tradizionali".
Sull'Aeroporto degli Iblei - Pio la Torre l'attività è stata avviata nel 2013, nel corsod el quale vennero registrati 416 movimenti con 56.854 passeggeri. Nel 2014 - riposta ancora il rapporto ENAC - i voli furono 2.610 con 328.027 passeggeri.
Le destinazioni dei voli da Comiso sono le seguenti
BRUXELLES CHARLEROI, FRANCOFORTE HAHN, LONDON STANSTED, MILANO LINATE, MILANO MALPENSA,
PISA, BERGAMO, DÜSSELDORF-WEEZE, PARMA, ROMA FIUMICINO e DUBLINO.
Ecco uno stralcio del comunicato stampa n. 8 2016 SOACO:
"dopo un non breve iter, la Commissione europea ha approvato il progetto ideato dell’ex Provincia regionale di Ragusa e dalla Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso, per l’incentivazione delle rotte tramite un prelievo di 1,6 milioni di euro dai fondi ex Insicem. L’operazione, ora è ufficiale, non va a configurasi quale aiuto di Stato e può dunque passare alla sua fase operativa".
La Commissione UE a riguardo sostiene come:
"Gli aeroporti più piccoli registrano la percentuale più elevata di proprietà pubblica (7) e nella maggior parte dei casi si basano sul sostegno pubblico per finanziare le proprie attività. I prezzi praticati da questi aeroporti di conseguenza tendono ad essere stabiliti senza tener conto di considerazioni di mercato e in particolare di sane prospettive di redditività ex ante, ma essenzialmente alla luce di considerazioni di ordine sociale o regionale. Nelle attuali condizioni di mercato le prospettive di redditività anche degli aeroporti commerciali dipendono (8) ancora in larga misura dal numero di passaggi, in quanto gli aeroporti con meno di 1 milione di passeggeri all'anno hanno difficoltà a coprire i propri costi di esercizio. Di conseguenza la maggior parte degli aeroporti regionali riceve sovvenzioni periodiche dalle autorità pubbliche."
Ma se la politica delle incentivazioni ai voli, ergo contratti di co-marketing - che dovrebbero essere ratificati dopo un bado-gara pubblica - non sembrerebbe essere altrettanto precisa per quanto concerne le sovvenzioni su scali di maggiore grandezza. Ad esempio perché "finanziare" con interventi assimilabili agli aiuti di Stato aeroporti con 2-4-6-8-10 e magari 40 milioni di passeggeri/anno?
data inserimento: Lunedì 04 Aprile 2016