Da qualche giorno, dopo tre ordinanze dei comuni di Treviso, Casier e Preganziol, a seguito della riscontrata presenza nei pozzi che pescano fra i 200 e i 300 metri di profondità, i cittadini sono informati: c'è troppo mercurio.
La USL 9 dopo una indagine avviata lo scorso febbraio ha appurato la contaminazione e conseguentemente è stata vietato il consumo dell'acqua. La proibizione dell' uso potabile inizialmente riguardava le zone di Canizzano e Sant'Angelo si è esteso ai tre Comuni.
Il provvedimento riguarderebbe circa 10.000 persone, interessando circa 800 pozzi. Al momento non si hanno notizie certe sulla/e eventuali cause e responsabilità. Usl, Arpav e Autorità di bacino, a questo punto, dovranno verificare e monitorare l'andamento della contaminazione. Il dipartimento di igiene dell'area, tuttavia rassicura i cittadini: non si sono rischi per la salute. L'iniziativa sarebbe una misura del tutto precauzionale.
L'impiego di autobotti sta assicurando acqua potabile ai cittadini interessati.
L'area delle risorgive trevisane è sempre stata considerata di elevata qualità.
"E' la prima volta che riscontriamo valori di mercurio così elevati"; ha sostenuto Anna Pupo.
Il Decreto legislativo 31/2001 determina la soglia di 1 microgrammo per litro. Nel monitoraggio di otto pozzi sarebbero stati riscontrati valori tra 1,7 e 2,5. In uno di questi pozzi la strumentazione avrebbe segnalato 14 microgrammi per litro.
Quali possono essere le cause? Discariche? Cave? Smaltimento illegale di sostanze pericolose da parte di industrie e infrastrutture localizzate a monte?
L'area è intensamente antropizzata. La localizzazione dell'attività aeroportuale, molto probabilmente, non dovrebbe aver inciso sulle falde di tale profondità.
Le investigazione in corso, oltre a determinare cause e responsabilità, dovranno comunque verificare, in modo particolare, l'inesistenza di specifiche fonti inquinanti aeroportuali.
data inserimento: Venerdì 13 Maggio 2011