Quali prospettive nello scalo Isontino? Al Duca d'Aosta da fare c’è ancora molto e non solo nella ristrutturazione degli edifici aeroportuali storici, dalla palazzina all’ingresso, all’hangar e il progetto di attrezzare le piste di Merna per velivoli fino a nove posti - come riferito da alcuni media locali - abbisogna innanzi tutto del Piano di Rischio, Art. 707 del Codice di Navigazione.
A che punto siamo? I due Comuni, quello di Gorizia e quello di Savogna d’Isonzo hanno espletato tali operazioni? Sono in corso d’opera e manca solo la delibera conclusiva o l’iniziativa legislativa per l’ottenimento, nelle direzioni di atterraggio e decollo, di piani finalizzati alla tutela del territorio limitrofo agli aeroporti dal rischio generato dall’attività di volo, attraverso la limitazione del carico antropico e l’individuazione di attività non compatibili?
Il “Piani di Rischio aeroportuale – PRA”, inquadra, infatti, strumenti urbanistici per la tutela del territorio dal rischio derivante dall’attività aeronautica. E‘ dal 2005 che Comuni non possono autorizzare che opere consentite. Le attività ubicate lungo le direzioni di decollo e atterraggio, devono, inoltre, essere sottoposte ai cosiddetti vincoli di “carico antropico”.
Non è solo, quindi, la presenza di eventuali ostacoli o pericoli per la sicurezza della navigazione aerea ma la popolazione che vive (per lavoro in aggiunta agli utenti e ai residenti).
L’identificazione e la limitazione della presenza umana deve essere associata alle attività non compatibili a causa della potenziale amplificazione delle conseguenze d’incidenti (D.Lgs. 151/2016 e s.m.i. art. 707).
Quante edificazioni sono state “autorizzate” dai Comuni aeroportuali dopo l’avvento del PRA nel 2005?
Tra di queste, probabilmente, anche lo stabilimento della Pipistrel. Le tre piste storiche del Merna hanno altre “interferenze” con altri edifici commerciali e industriali?
Prima di progettare qualsivoglia investimento operativo sullo scalo goriziano, tra di queste lo stesso progetto di collegare con velivoli aerotaxi l’Isontino con il resto dell’Europa, si impone di chiarire lo status della bonifica degli ordigni residui della prima e seconda guerra mondiali e la verifica delle compatibilità della storica e gloriosa infrastruttura aeroportuale con le normative ENAC emanate nei trascorsi 10-15 anni.
data inserimento: Giovedì 06 Luglio 2017