E adesso? Tutto daccapo? Ma si deve ripartire dalla mappa acustica: e chi controlla chi? E' fuori discussione che l'esito del ricorso rappresenta una vittoria: la zonizzazione acustica è stata annullata. Ma come Aerohabitat da tempo sostiene il merito del dibattimento avrebbe dovuto riguardare la modalità e affidabilità dell'iter di modelizzazione della zonizzazione piuttosto che una correttezza procedurale - amministrativa del recepimento.
Il dato di fatto, comunque, è che la zonizzazione acustica approvata il 22 novembre del 2010 dalla Commissione aeroportuale, in seguito incorporata nei piani urbanistici dei comuni del circondario aeroportuale, è stata azzerata.
La sentenza del TAR di Brescia è incontrovertibile (salvo ricorso al Consiglio di Stato) e abroga la zonizzazione nell'intorno aeroportuale, i confini delle seguenti aree di rispetto: zona A, zona B, zona C, zone che si caratterizzano per i limiti di rumorosità, recepita dai seguenti Comuni
con le deliberazioni 28 novembre 2011 n°27 e 25 maggio 2011 n°11 del Consiglio comunale di Bagnatica; le deliberazioni 15 settembre 2012 n°28 e 5 marzo 2012 n°4 del Consiglio comunale di Seriate; le deliberazioni 22 marzo 2012 n°2 e 16 settembre 2011 n°15 del Consiglio comunale di Costa di Mezzate e le deliberazioni 13 aprile 2012 n°9 e 29 maggio 2011 n°33 del Consiglio comunale di Grassobbio.
Una zonizzazione che, tuttavia, avrebbe dovuto essere aggiornata, modificata, in relazione ai volumi e tipologia di traffico aereo che hanno svolto attività di volo in questi ultimi cinque anni allo scalo di Orio al serio.
La sentenza rimette in gioco la congruità e correttezza della mappa acustica, quindi della validità della modelizzazione matematica INM che l'aveva determinata. I cittadini avevano ricorso al TAR ritenendo inadeguata tale mappatura e quindi la conseguente zonizzazione A, B e C perché non rispondente alla realtà dei voli e delle emissioni sonore esistenti.
La SACBO impegnata nel piano di mitigazione acustica correlata alla zonizzazione del 2010, probabilmente, procederà con gli impegni rallentando l'esecutività dell'operazione.
In un comunicato la società di gestione sostiene, che, in fondo, l'annullamento del TAR riguarderebbe un "vizio di forma". La sentenza, infatti, colloca l'autorizzazione della zonizzazione acustica va assoggettata all'iter della Valutazione Ambientale Strategica. Rendendo la delibera di Commissione aeroportuale e successivo recepimento in Consiglio Comunale un atto che non consentirebbe l'intervento diretto dei cittadini interessati.
Un dibattimento, a detta di alcuni analisti, che permetterebbe alla popolazione residente nell'intorno all'aeroporto di verificare e magari discutere e impugnare la modelizzazione INM (Integrated Noise Model) che, al momento, rappresenta l'unico parametro di riferimento e risolutivo per l'identificazione della mappa acustica e perciò per il recepimento della zonizzazione A, B e C.
Sostenere che la Commissione Aeroportuale, di qualsivoglia scalo aereo, possa aver elaborato e ratificato con leggerezza e superficialità e inefficienze e magari imperizia alla mappa acustica abbisogna di un supporto tecnico-aeronautico esperimentato e validato. Affidarsi invece, come talora avviene, ad una supposta cosiddetta psicoacustica individuale del cittadino per assegnare una patente di adeguatezza e validità e congruità alla mappa acustica significa ricorrere a modalità equivalenti alla cura di malattie con guaritori improvvisati piuttosto che a tecniche sperimentate e certificate.
Certo il dibattimento in sede di VAS, di Conferenza dei servizi, di osservazioni alla zonizzazione e/o ad un masterplan riproducono e garantiscono visibilità mediatica, risonanza politica a cittadini e associazioni e comitati. Sul piano dell'efficacia e del risultato, probabilmente, non assicurano, purtroppo, risoluzioni utili ai cittadini sottoposti alle emissioni sonore delle flotte aeree in movimento a terra ed in basso sorvolo.
data inserimento: Mercoledì 17 Luglio 2013