Quei bilanci precari tra entrate aviation e non aviation e le modalità di affidamento retail e altro. Cosa accade quando i passeggeri calano? Quando da una stagione all'altra il numero dei passeggeri arrivati e partiti o transitati in uno scalo non solo non si imbarcano e sbarcano dai voli ma non acquistano nei negozi, nei bar e ristoranti dei terminal?
Un dato immediato e diretto per le casse del gestore aeroportuale che, se sono tutti tenuti a versare allo Stato un canone di concessione (una entrata prevalente per ENAC) per l’uso delle infrastrutture, percepiscono proventi aeronautici e non aeronautici.
Tra i primi sono le entrate dell'air side, del lato aria e che assommano i cosiddetti diritti di approdo, di partenza, di stazionamento degli aeromobili, e di rimando i diritti di imbarco passeggeri oltre alle royalties derivate dal rifornimento del carburante.
A queste si aggiungono i ricavi del land side ovvero il lato terra con i costi di affitto degli spazi (farmacie, ristoranti, negozi, retail in genere) e relative royalties sulle vendite.
Infine altre entrate sono collegate alle tariffe di “handling” versati dalle società, dagli esercenti aeroportuali per l'assistenza a terra a vari livelli ed ambiti.
Ecco quindi che a fronte del forte incremento dei ricavi non aviation raggiunto negli anni 2000 anche in Italia la riduzione dei passeggeri sugli scali determinano inevitabilmente difficoltà e, spesso, rosso di bilancio.
Quanto valgono le royalties per il successo di una società di gestione?
Ma come si determinano le royalties nei vari ambiti air side, land side e di handling. Quanto è stata maggiorata, da scalo a scalo l'indice di royalty?
I ricavi del business aeroportuale e l'urgenza di ricavi progressivi ha determinato, forse, dinamiche poco concorrenziali e magari non rispettose di regolamenti UE? Se, ad esempio, nel comparto della ristorazione è stata concordata una royalty del 7% in uno specifico scalo, in uno omologo i contratti sono equivalenti? Sono invece diversificati in uno aeroporto se non in uno stesso terminal?
La materia, dopo la denuncia - segnalazione di un operatore aeroportuale all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ai sensi dell’articolo 22 della legge n. 287/90 dovrà essere sottoposta a verifica. La modalità di affidamento degli spazi aeroportuali e , probabilmente, il livello delle royalties saranno all'attenzione degli organi d vigilanza nzionali e UE.
I gestori aeroportuali dovranno in futuro non solo preoccuparsi dell'equazione precaria tra le dinamiche negative del traffico passeggeri ed i proventi land side ma sopratutto rendere trasparente da un lato la tipologia dei contratti sottoscritti con i soggetti che affittano gli spazi e le aree aeroportuali dall'altro i criteri della concessione ed affidamento. Probabilmente adottando una qualche procedura a tutela dell'interessato.
data inserimento: Mercoledì 11 Settembre 2013