Alert ULM, tra bagaglio di nozioni, distorsione informativa e una dignitosa megalomania l'incidentalità è ancora elevata.
Diventare pilota d'aliante? Cosa serve? Tanta passione, una ventina di giorni di tempo e qualche migliaio di euro ed è tutto risolto. Per l'attestato al volo per ultraleggero invece, che troppo spesso viene identificato con un brevetto di volo e/o una licenza di volo, la tipologia formativa ed addestrativa è abbastanza semplificata. Il corso per il conseguimento dell'attestato di volo V.D.S. , con scuola di volo certificata dall'Aero Club d'Italia, che rilascia un attestato di idoneità al Volo V.D.S., offre corsi ripartiti in 16 ore di pratica e 33 ore di teoria. E programmazione equivalente.
Le tariffe sono commisurate alla tipologia di ultraleggero utilizzato (due - tre assi e altro) ma, anche in questo caso bastano poche migliaia di euro.
Trattiamo la materia con troppo cinismo? E' un approccio impietoso ed irriguardoso o rappresenta una realtà troppo spesso perseguita e agognata da giovani e meno giovani senza porsi tanti interrogativi sulla reale consistenza, cultura e professionalità al volo acquisibile con tali training?
Per licenza di pilota di aliante (GPL)e DS in genere il corso abilita le persone con età non inferiore a 16 anni a svolgere attività di volo su aliante.
Per iscriversi è necessario superare una visita medica presso l’Istituto di Medicina Legale (IML) dell’Aeronautica Militare. Quando si svolgono questi corsi?
Ogni stagione è buona. Per i giovani in età scolastica e minorenni magari l'attività trova sponsors non solo nel corso dello studio ma anche nelle cosiddette summerschools. Possibile che questo genere di attività trovi, consapevolmente, direttamente supporto negli istituti scolastici?
Ma quali sono i velivoli ultraleggeri?
Tra gli ultraleggeri a motore si identificano "macchine volanti" pendolari, multiassi, autogiri e elicotteri. Ma con quale livello di cultura, di propensione al volo commisurato ad essenziali livelli di sicurezza al volo si svolge tale attività aerea? Da quella ab initio formativa a quella periodica successiva all'ottenimento dell'attestato al volo? Quali misure precauzionali acquisiscono giovani e meno giovani appassionati alla flotta degli ultraleggeri per fronteggiare il rischio volo? Quale cultura, quale complacency, quale realistica consapevolezza matura un possessore di attestato al volo.
Pur dinnanzi alla scontata evoluzione nei criteri istruzionali e addestrativi, nell'efficienza dei mezzi meccanici e degli impianti dei velivoli, l'incidenza del fattore umano nella casistica incidentale è ancora elevatissima.
Ma quale sarà la recondita o trasparente ragione?
data inserimento: Giovedì 03 Aprile 2014