In attesa che tra una decina di giorni circa e comunque prima del 27 Giugno si compiano le rituali celebrazioni retoriche sulla pretesa “strage di Ustica”, mai provata in termini degni d’una investigazione di tipo criminale con competenze aeronautiche, ma proclamata a tutti i livelli politico-istituzionali, per ottenere da “qualcuno” quella “pecunia che non-olet”, prima di ciò e precisamente il 24 Giugno invece andrà completamente ignorato (salvo che dallo scrivente) la ventunesima ricorrenza mensile del fortunoso (ma non per questo meno allarmante in termini di safety) dell’incidente aereo accaduto il 24 Settembre 2010 sull’aeroporto di Palermo Punta-Raisi ai danni dei passeggeri dell’Airbus A. 319 della Compagnia aerea WindJet.
E ciò senza che la nostra Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo – ANSV –si sia finora degnata di emettere, entro il termine fissato dall’ICAO in 12 mesi, – non dico una doverosa “Relazione finale d’incidente” - del resto di abbastanza facile chiusura, dato che TUTTE le evidenze relative all’evento erano TUTTE chiaramente disponibili in loco fin da… subito, comprese le necessarie attribuzioni in merito al ritardato intervento dei soccorsi agli sventurati passeggeri, ma quanto meno un altrettanto doveroso Rapporto Intermedio, anch’esso disposto dalle norme ICAO in caso di ritardo nella chiusura dell’investigazione tecnica per investigazioni difficili e complesse, come potevano essere quelle del volo AF 447 del 2009.
Ciò nell’intento di prevenire l’accadimento di altri casi similari o analoghi di “Controlled Flight Into Terrain - CFIT”, vale a dire che un aereo perfettamente “controllabile” possa venir portato a sbattere al suolo invece che atterrare sulla pista (se l’aeroporto è agibile in relazione alle condizioni meteorologiche essenziali per l’avvicinamento).
Tutto ciò continua ad avvenire (o meglio: a NON avvenire) nonostante le nostre reiterare e pubbliche segnalazioni perfino all’attenzione del Presidente del Consiglio incaricato, al quale il Parlamento ha affidato la responsabilità del controllo sull’operato dell’Agenzia. Ma del resto pure il Parlamento non ha sollevato alcuna critica o mosso alcun richiamo nel ricevere il Rapporto annuale del Presidente dell’Agenzia, nel quale si poteva benissimo rilevare l’omissione, nei confronti delle norme ICAO, in merito alla mancata chiusura dell’investigazione tecnica sull’incidente di WindJet, anche in relazione alle notizie di stampa che davano per avviata l’istruttoria dei due piloti dell’A. 319 rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica di Palermo. E questo infine per far notare quanto conta questo Parlamento, rissoso ed inconcludente, così voluto dagli innumerevoli partiti e partitini insignificanti.
Parlamento nel quale i “cosiddette competenti”, nominati a far parte delle Commissioni dove le specifiche materie vengono discusse, sono evidentemente digiuni di qualsiasi interesse per i problemi della sicurezza dei voli, ritenuta una sinecura delegata ad altri.
Di converso, nella Relazione sul “controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENAC 2008- 2010 ”, trasmessa nei giorni scorsi al Parlamento, la Corte dei Conti, in merito alla ventilata dismissione dell’aeroporto civile/militare di Napoli Capodichino in favore del trasferimento del traffico civile sull’aeroporto tuttora militare di Grazzanise e relativo impegno finanziario per rendere questa infrastruttura aeronautica agibile per il traffico civile, scrive quanto segue:- «Specie nell’attuale congiuntura economica del Paese, caratterizzata come è ben noto, da una scarsità di risorse finanziarie pubbliche, desta qualche perplessità l’eventualità di una sostanziale dismissione di un aeroporto di notevole rilievo e recentemente radicalmente ristrutturato con fondi strutturali affidati dal Ministero dei Trasporti all’ENAC», come dimostra l’inaugurazione del nuovo terminal dell’aeroporto di Capodichino, avvenuta appena nel gennaio del 2010.
Dopo alcune considerazioni sulla capacità operativa di Capodichino d’accogliere il traffico civile e perfino sul parere positivo di conformità ai fini della valutazione d’impatto ambientale (VIA) per il “Master Plan” valido fino al 2020 (!), ma , si noti bene, senza alcun riferimento tecnico all’aspetto della safety di tale aeroporto (e NON “scalo”), la Corte - «Sembra pertanto a questa Corte che la pianificazione dell’allocazione di risorse finanziarie ulteriori per il nuovo hub nell’area napoletana [leggasi:- Grazzanise – ndr], che determinerebbe la marginalizzazione dell’utilità delle risorse già ivi impegnate, andrebbe meditata. Più in generale, sembra condivisibile l’ipotesi di non procedere alla realizzazione di nuovi “scali” [sic !]. malgrado diffuse istanze localistiche di vario genere ……- Tuttavia il progetto non sarebbe completo se non si estendesse, come sembra e come dovrebbe essere indicato in sede di revisione del “Piano Aeroporti”, anche alla rimeditazione della situazione degli “scali” attuali, non pochi …»!
Ebbene, a queste “rampogne” della Corte dei Conti, (rivolte nel testo anche al costoso studio affidato a suo tempo al Consorzio formatosi per sopperire alla mancanza di competenze in ENAC ed in MIT) come reagiscono i vertici del Ministero e quelli dell’ENAC ? Semplicissimo, con il silenzio più assoluto!
Così va l’Italia, governata a questo modo, anche nel delicato campo dell’Aviazione Civile, laddove chi dovrebbe operare fattivamente, si rifugia dietro la comoda cortina del pretesto d’essere sott’organico nello staff tecnico – peraltro profumatamente pagato – oppure lamentando di non avere al proprio interno le competenze per effettuare specifici studi di propria competenza istituzionale, così com’è avvenuto per lo sbandierato “Piano aeroporti”, finito poi in qualche polveroso archivio.
E tanta inefficienza di questi “managers”, buoni per tutte le “stagioni politiche” ben meriterebbe almeno qualche tentativo di censura o di richiamo, quanto meno per l’accusa di aver sperperato così il pubblico denaro, senza assicurare quella produttività necessaria ad un Paese stremato dalle tasse e dai soprusi della “casta”.
E invece no ! In soccorso dei “managers spendaccioni” arriva in data odierna l’attuale Ministro pro-tempore per lo “Sviluppo economico” (anch’egli proveniente da quelle fila …), intervenuto durante la presentazione del Presidente dell’ENAC del “Rapporto ENAC 2011 ”, per annunciare che « … Entro l’estate l’Italia avrà il “Piano nazionale degli Aeroporti». Alleluja !
data inserimento: Venerdì 15 Giugno 2012