Possibile che dopo oltre 20anni non ci siano report regolari e rete di centraline? Alla fine degli anni '80 del secolo scorso il Pretore Gianfranco Amendola - non è la prima volta che Aerohabitat lo ricorda, ma è una vicenda tutta italiana - sentenziava a fronte di un esposto dell'allora comitato Cancelli Rossi (cittadini residenti in testata pista 35 sinistra) per l'installazione di una serie di centraline di monitoraggio acustico dell'intorno alle tre piste di Fiumicino.
Con sette centraline lo scalo romano avrebbe potuto essere il primo aeroporto del Belpaese ad attrezzarsi in analogia di numerosi scali continentali. La spesa ed il finanziamento di sette centraline avrebbe permesso l'identificazione del rumore aereo aeroportuale e, probabilmente, la predisposizione di misure a tutela dei cittadini e del territorio circostante.
Nessuno ha avuto la minima notizia di quanto sia realmente avvenuto.
Oggi oltre 22 anni dopo, senza alcun riscontro oggettivo, tantomeno Report periodici sull'impatto acustico delle tre piste - come avviene dappertutto nella UE e in numerosi scali del Belpaese- ecco apparire una prima Relazione sul rumore aereo dello scalo intercontinentale, maggior scalo del Belpaese.
Ma ancora una volta la storia italiana conferma se stessa. Il Rapporto - Relazione non è una elaborazione della società ADR, esercente dei due scali di Roma capitale, ma un lavoro svolto da ARPA Lazio. Ma perché in questi ultimi 20anni non sono stati fruibili Report acustici su Fiumicino?
Aerohabitat analizzerà e commenterà la Relazione Arpa Lazio, ma intanto segnala lo specifico Comunicato Stampa di Lega Ambiente del Lazio.
Roma, 13 Aprile 2012
Attorno all'aeroporto di Roma Fiumicino i livelli di rumore sono costantemente elevati, secondo i dati delle centraline della rete Arpa, con superamenti dei limiti di legge sia diurni che notturni in una delle centraline e valori, nei "coni di volo", appena al di sotto del limite di legge nelle altre. E' questa la verità che emerge con chiarezza dai dati della "Relazione Tecnica Monitoraggio Acustico", finalmente resa nota, forse anche a seguito dell'esposto presentato sul tema dal Comitato FuoriPista alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Tutti i valori, delle quattro centraline disponibili su cinque installate, riportati nella relazione sono sempre superiori a quanto previsto dalle norme di legge nazionali, regionali e comunali per le zone residenziali e i livelli d'inquinamento si avvicinano spesso a quelli di una zona industriale. In particolare, nella zona densamente abitata di Isola Sacra, su un edificio scolastico si riscontrano dei livelli di rumorosità del rumore aeroportuale che comportano "costanti superamenti dei limiti sia nel periodo diurno che notturno". E ancora, anche se i dati risultano conformi ai limiti amministrativi, è tuttavia "particolarmente elevato il livello di rumore presso l'abitato di Focene" (LVA = 68,4 dBA) in relazione alla significativa presenza di popolazione residente.
"Da una attenta lettura della relazione tecnica presentata dall'ARPA al Comune di Fiumicino, il Comitato FuoriPISTA trae una forte preoccupazione per la salute dei cittadini che risulta gravemente esposta ai danni correlati da un livello di rumore costante e elevato -afferma il Comitato Fuoripista-. Gli organismi internazionali per la tutela della salute dei cittadini, oramai da svariati anni, consigliano una esposizione diurna a livelli di rumorosità non superiori a 65 dB, mentre le popolazioni che vivono nei centri abitati circostanti l'aeroporto subiscono un bombardamento acustico ininterrotto che raggiunge livelli preoccupanti. Siamo sconcertati dalla serenità e dalla tranquillità manifestata dal Sindaco di Fiumicino, che forse dimentica di essere il primo responsabile della salute pubblica."
Dati che confermano quanto i cittadini avevano monitorato in modo autonomo nel passato: tra i sei siti monitorati da Legambiente Lazio e dal Comitato "FuoriPISTA" con la società "Strategie Ambientali", la situazione più grave appariva proprio quella nel centro abitato di Focene (livello medio Leq 82,4 decibel dB(A) e un picco di 101,7 decibel dB(A), in corrispondenza di un decollo). Anche altre rilevazioni non erano da meno a Maccarese, ma anche in via della Muratella-Centro 20 e in prossimità dell'istituto "Leonardo da Vinci" oltre che nel sito del campo sportivo Paglialunga a Fregene.
"I dati dell'Arpa confermano la fotografia estremamente allarmante che avevamo rilevato qualche tempo fa, il rumore nell'intorno dell'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino preoccupa e va risanato prima di pensare a qualsiasi ampliamento -commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Bisogna ripristinare la legalità ambientale con la messa a norma dei livelli acustici prodotti dall'attività esistente, gli enti gestori devono predisporre e attuare con urgenza i piani previsti dalle normative per contenere il frastuono".
Il Comitato FuoriPista, con Legambiente, chiede che il monitoraggio acustico sia esteso a tutto il territorio circostante l'aeroporto, al fine di verificare che i livelli di rumorosità siano conformi a quanto stabilito dalle leggi, visto che sono insufficienti le 5 centraline posizionate nel territorio comunale a fronte delle 8 posizionate nell'intorno dell'aeroporto di Roma Ciampino; un efficace intervento affinché la Regione Lazio approvi finalmente il regolamento sull'imposta IRESA i cui proventi servono per interventi di bonifica delle civili abitazioni e dell'ambiente.
Ufficio stampa Legambiente Lazio
data inserimento: Domenica 15 Aprile 2012