In Spagna sanzioni fino a 260 mila/euro! La frontiera tecnologica associata ai velivoli a controllo remoto, la flessibilità del loro impeigo si sta imponendo anche nell'industria di ricerca, di produzione, di formazione di "piloti" e di vendita diffusa. E' una nuova moda, una risorsa insostituibile per attività di monitoraggio, di sorveglianza, di soccorso, di sicurezza in genere. Ma i continui allert sull'utilizzo anomalo e illegale sta preoccupando l'opinione pubblica e, nello stesso tempo, determina situazioni di estrema pericolosità. Non solo di minaccia come sta avvenendo con le misure precauzionali adottate in occasione dei prossimi Campionati Europei di Calcio in Francia.
Nonostante i divieti, i limiti per queste "nuove macchine volanti" - vedi il Regolamento ENAC sugli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) e le disposizioni restrittive di CAA, FAA ed EASA - i media riferiscono delle continue incursioni, mancate collisioni di droni in prossimità delle traiettorie di decollo e atterraggio negli aeroporti civili e aerobasi militari.
L'ultimo caso segnalato è avvenuto nella giornata del 21 maggio un Airbus 320 della Lufthansa proveniente da Francoforte in atterraggio allo scalo di Bilbao nei Paesi Baschi avrebbe dovuto evitare ben tre droni.
Sarebbero stati ad una quota di circa 900 metr i- circa 2700 piedi di altezza e sola una manovra "an evasive manoeuvre" del pilota ha salvaguardato il volo. In seguito all'alert dello stesso pilota un elicottero della polizia ha tentato, invano, di identificare gli autori della violazione.
La normativa spagnola proibisce ai droni e microdroni il volo oltre 120 metri e nel raggio di 8 km da un aeroporto. Le sanzioni per i trasgressori identificati arriva in Spagna fino a 260 mila euro. L'attività incontrollata dei droni sta impegnando gli addetti alla sicurezza aerea, alla tutela della privacy individuale e per fronteggiare la minaccia terroristica: come adottare, configurare e gestire un sistema di monitoraggio "radar" dello spazio aereo - in prossimità delle piste di volo ma anche in prossimità di location sensibili e/o a rischio - in grado di bloccare e identificare APR? Quale tecnologia permetterà - in tempi brevi - tali obiettivi?
data inserimento: Martedì 24 Maggio 2016