Ma lo spazio aereo su Roma durante il Giubileo non era stato interdetto? Con il Comunicato Stampa n. 19/2016 del 23 marzo ENAC illustra un provvedimento di No Drone Zone, un divieto di sorvolo della città di Roma durante le prossime giornate di festività pasquali adottate dalle Autorità di pubblica sicurezza quali misure preventive di sicurezza e di ordine pubblico.
In testo della nota ENAC riporta:
"Con riferimento ad alcune notizie stampa pubblicate nel pomeriggio di oggi che anticipano un’interrogazione urgente da parte di alcuni parlamentari del PD al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in merito alla presunta errata applicazione di un Notam (Notice to Airmen – avviso ai naviganti) relativo alle restrizioni dello spazio aereo su Roma da attivarsi per le festività Pasquali, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile precisa quanto segue:
L’ENAC non ha pubblicato alcuna Circolare ma, in qualità di organo tecnico, ha emesso dei Notam di restrizione dello spazio aereo richiesti dalle Autorità di pubblica sicurezza quali misure preventive di sicurezza e di ordine pubblico, pianificate proprio a salvaguardia dello svolgimento degli eventi Giubilari.
Non vi sono stati errori, quindi, di interpretazione né applicazioni errate di norme o altre disposizioni, trattandosi di misure non discrezionali.
Le stesse misure di restrizione dello spazio aereo sono già state attivate in occasione dell’apertura dell’Anno Santo, delle celebrazioni di San Pio da Pietrelcina e della domenica delle Palme. Sono, pertanto, in programma, anche per i prossimi giorni delle festività di Pasqua."
La realtà quindi propone una sorta di restrizione ai voli, perciò una sorta di No-fly-zone ma anche, semplicemente, una No-drone-zone.
Ma perché, quando altrove (USA fra i tanti) le disposizioni di no-fly o no drone-zone sono trasparenti e condivise in Italia sembrerebbero determinare - come spesso accade - interrogazioni regionali, parlamentari e, comunque, incomprensioni?
data inserimento: Venerdì 25 Marzo 2016