Una iniziativa del tutto insolita, inattesa quanto inevitabile! E sugli altri scali? Che i sedimi delle ex aerobasi militari delle prima e seconda Guerra Mondiale debbano essere sottoposti ad operazioni di bonifica delle bombe/ordigni inesplosi di bombardamenti e spezzonamenti avvenuti nel corso dei due conflitti militari è una esigenza nota. Aerohabitat lo sostiene da anni e, dopo il sistematico rinvenimento di tali ordigni nel corso di lavori aeroportuali, la messa in sicurezza delle superfici e del sottosuolo è diventata una evidenza del tutto ovvia.
Che l'ENAC abbia comunicato in data 13 agosto, a ridosso delle ferie, la decisione di porre i sigilli all'attività aerea in data 19 agosto appare del tutto sconcertante anche se, probabilmente giustificato. Da quale circostanza, da quale verifica è, improvvisamente, diventato improrogabile il blocco dell'attività aerea per assicurare l'incolumità dei cittadini? E' utile conoscere tale occorrenza per poter inquadrare la portata della ordinanza e della sua reale efficacia. L'area del sedime aeroportuale è, infatti, frequentano dai titolari dei velivoli, dalle associazioni di volo e dai numerosi frequentatori e cittadini che fanno jogging.
E' stata solo recentemente accertata la pericolosità del sottosuolo degli ordigni del 1915-18 e 1940-45? E dopo quale prospezione e sondaggio del terreno? Qualcuno ha forse commissionato una precauzionale quando indifferibile verifica? In questi decenni dei due dopoguerra qualcuno ha forse corso dei rischi? La situazione che ha portato alla chiusura del “Duca d’Aosta” è del tutto anomala ed isolata o rappresenta uno dei tanti ex-aerocampi, aerobasi, aeroporti, aviosuperfici - dove viene regolarmente svolta attività di volo e magari ludica (anche con parco giochi) nonostante il sottosuolo non ancora bonificato dalle bombe inesplose?
La gravità di una ipotetica situazione di rischio è stata documentata da Aerohabitat (nella Regione FVG occorrerebbe sondare anche l'ex aerobase di Campoformido e la Comina e altre piste) anche nella news di ieri 18 agosto a Malpensa e dei numerosi scali nei quali sono state svolti scavi del terreno.
Quali potranno risultare gli sviluppi a Gorizia e negli altri scali? Un fermo generalizzato delle attività di volo e di frequentazione dei sedimi in attesa di disporre adeguati finanziamenti atti a predisporre prima il sondaggio dei terreni e in secondo luogo la costosissima - quanto imprescindibile - bonifica? Una considerazione amara quanto conclusiva è tuttavia scontata: perché solo ora, ad un secolo dal 1°Conflitto Mondiale e 70anni dal secondo?
data inserimento: Lunedì 18 Agosto 2014