Stavolta un proiettile, di soli 10kg, è stato fatto brillare. La messa in sicurezza degli scali! Il cantiere del prolungamento ferroviario ha dato alla luce ancora una bomba inesplosa. Per chi sostiene che i sedimi aeroportuali già ex aerobasi del secondo conflitto sono una sorta di campi minati tra ordigni inesplosi, bombe d'aereo ed affini potrebbe non avere torto. Sopratutto quando gli aeroporti non sono stati oggetto di una sistematica bonifica.
Stavolta era solo un proiettile di artiglieria di 88 millimetri ma per disinnescarlo e bonificarlo è stato chiamato il Genio Guastatori di Cremona. L'esplosione non ha prodotto altro che il solito frastuono in una zona che era stata adeguatamente delimitata ed evacuata. L'intervento è avvenuto nella prima mattinata, l'operazione iniziata alle ore nove è stata completata - con successo - alle 11.40. Con gli esperti genieri l'area è stata bonificata anche con l'aiuto di volontari. L'equazione ordigni inesplosi e bonifica dei sedimi aeroportuali si ripropone, quasi, quotidianamente in ogni sedime di ex aerobasi militari. Ovvero nella quasi totalità degli scali aerei del Belpaese.
La chiusura dell'aeroporto Amedeo d'Aosta di Gorizia, al momento è il primo caso italiano. La prima ordinanza ENAC di blocco dell'attività aerea ed accesso al sedime in attesa della rimozione degli ordigni e bonifica dell'area interessata.
Le bombe/ordigni scoperti a Malpensa riguardano il solo cantiere coinvolto dal tracciato ferroviario mentre delle restante sedime non risultano piani di bonifica. Possibile che ENAC non abbia ancora disposto una sistematica mappatura/prospezione/sondaggio del sottosuolo di tutti gli scali del Belpaese? La messa in sicurezza dei terreni aeroportuali non dovrebbe diventare una priorità ed una emergenza anche negli aeroporti che non si chiamino Gorizia?
data inserimento: Mercoledì 27 Agosto 2014