La nota del Pentagono imbarazza i sostenitori del costoso caccia USA. I media italiani hanno segnalato solo il rischio fulmini per l'esemplare F 35 della Lockheed Martin ma sono rilevante anche le criticità che renderebbero complicate le operazioni di decollo ed atterraggio della versione per US Marine Corps del F-35 Lightning II,
Al "the F-35 Could Explode In Midair If Struck By Lightning" dell'informazione di lingua inglese per gli esemplari F 35 che volassero entro una distanza di 25 miglia da formazioni temporalesche. L'eventuale fulmine, infatti, potrebbe far scoppiare i serbatoi di carburante che equipaggiano l'avveniristico caccia USA.
Per il report 'Operational Test and Evaluation Office' del Pentagono la criticità della versione a decollo corto Stovl ha obbligato il blocco a terra dei 25 F 35 B fabbricati e sottoposti a test operativi.
Continuano invece le operazioni, le prove, la sperimentazione per la versione convenzionale dei F 35 A.
L'ipotesi di una revisione progettuale del velivolo, nelle tre versioni, diventa inevitabile. Con conseguenze evidenti e dirette sui costi di ogni esemplare.
Il Belpaese ha ordinato l’acquisto di 90 aerei. Di questi F-35 90 sono convenzionali e saranno destinati all'Aviazione Militare Italiana. Gli altri 30 sono invece a decollo verticale, per la Marina Italiana.
E' su quest'ultimo esemplare che sono state riscontrate le maggiori problematiche.
La Lockheed Martin in relazione alla vulnerabilità ai "lightning" della flotta F 35 sostiene, tuttavia, come il test dei serbatoi di carburante, ovvero le protezioni antifulmine del velivolo, ovvero anche gli eventuali correttivi, siano stati previste solo per la fase conclusiva delle prove in volo.
data inserimento: Martedì 22 Gennaio 2013