In attesa di un intervento istituzionale UE - Italy. Era accaduto nell'estate 2012. L'allora Meridiana-Air Italy, per protestare contro il sostegno ai voli low cost, aveva cancellato alcuni collegamenti domestici. La denuncia contro "unfair competition" di alcune (') aerolinee low cost, evidenziando i contributi per il sostegno (anche) su rotte nazionali e già servite da vettori italiani.
L'esigenza di rendere trasparenti i criteri e le modalità di erogazione e assegnazione di fondi a supporto dei voli. tuttavia non sembrerebbe universalmente condivisa.
Quale soggetto, quale agenzia, quale ente o procura si è mai assunto la responsabilità di monitorare e verificare dettagliatamente la loro esistenza? Quali fossero o siano le reali condizioni competitive su determinati aeroporti del Belpaese? Lo strabiliante successo di alcuni aeroporti a prevalente traffico low cost quando devono a politiche di sostegno di questo genere di vettori aerei?
La Commissione Europea ha da tempo avviato procedure per verificare quali siano i soggetti che hanno corrisposto contributi finanziari a vettori aerei, e se la selezione si avvenuto rispettando criteri oggettivi e competitivi. In Italia in attesa si una qualche decisione a riguardo sarebbero i tre scali sardi di Alghero Cagliari e Olbia. In queste giornate la questione è di nuovo riesplosa. E' toccato al CEO di Meridiana Roberto Scaramella. In una nota apparsa sul "Financial Times", ha denunciato le sovvenzioni assicurate nel Belpaese alle aerolinee low-cost. La concorrenza ed i bilanci riflettono questa anomala situazione.
In Italia la competizione sarebbe altamente alterata, ben peggio che in altri Paesi della UE. La crisi endemica dei vettori italiani, così come le fortune di traffico aereo di taluni scali aerei - sostiene Aerohabitat - potrebbe essere il risultato diretto, e scontato, di queste politiche campanilistiche. Agevolate da un "laissez faire" istituzionale.
data inserimento: Venerdì 08 Novembre 2013