Anomalie e realtà "concorrenziali" coesistono nel sistema degli aeroporti italiani. Altri scali, quindi, confermano e rilanciano accordi per favorire uno sviluppo (inteso in senso promozionale) sia dell’aeroporto sia delle rotte! Quando i media - finalmente - commentano come su altri scali della Penisola i finanziamenti al co-marketing siano limitati e/o cospicui, comunque a carico di soggetti pubblici e/o partecipati ecco imporsi il caso "sardo".
La controversia insorta tra lo scalo di Alghero e la Ryanair ha portato all'evidenza dei cittadini e dei passeggeri - che usufruiscono o meno con le aerolinee low cost - una legge della Regione Sarda del 2010. La numero 10 di quell'anno, infatti, con la Giunta Capellacci, avrebbe deliberato un sostegno, tra il 2010-2013 di circa 80 milioni di euro destinati alle società di gestione degli aeroporti di Alghero, Cagliari e Olbia. Somme e finanziamenti che sarebbero stati identificati dalla UE come aiuti di stato. Perciò non ammissibili.
L'ipotesi dell'abbandono della Ryanair, infatti, sarebbe confermata dall'informativa che la stessa low cost ha inviato a 14 dipendenti isolani. Dal prossimo aprile 2016, data scadenza degli accordi di co-marketing, potrebbero traslocare in una sede operativa esterna all'isola sarda.
Gli accordi di co-marketing soggetti al dibattimento in sede di Regione Sardegna, sono precedenti alla normativa D.L. 23 dicembre 2013, n. 145.
All'articolo 14. I gestori di aeroporti che erogano contributi, sussidi o ogni altra forma di emolumento ai vettori aerei in funzione dell'avviamento e sviluppo di rotte destinate a soddisfare e promuovere la domanda nei rispettivi bacini di utenza, devono esperire procedure di scelta del beneficiario trasparenti e tali da garantire la più ampia partecipazione dei vettori potenzialmente interessati, secondo modalità da definirsi con apposite Linee guida adottate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentiti l'Autorità di regolazione dei trasporti e l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
All'articolo 15: I gestori aeroportuali comunicano all'Autorità di regolazione dei trasporti e all'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile l'esito delle procedure previste dal comma 14, ai fini della verifica del rispetto delle condizioni di trasparenza e competitività."
I cosiddetti "incentivi" ai collegamenti con destinazioni aeroportuali e regioni "appeal" per volumi di traffico sono da oltre 20anni oggetto di contesa controversa: tra gli stessi scali aerei - spesso anche interni alla stessa regione - quanto tra le aerolinee in competizione tra loro e, comunque, nel mirino del "giudizio della Commissione UE".
Le rotte attivate dalla legge regionale sarda sarebbero dieci. Risultato dell'accordo sottoscritto con la Ryanair. Le ricadute sul turismo sardo potrebbero diventare effettive dalla prossima primavera 2016, con danni per l'economia isolana, ma la discussione dovrebbe allargarsi alla capacità imprenditoriale dei manager degli scali aereo interessati. La promozione di traffico aereo, di collegamenti e frequenze redditizie con volumi di passeggeri non dovrebbe risultare l'effetto di policy competitive e concorrenziali piuttosto che il conseguimento parassitario di "aiuti di stato"?
data inserimento: Lunedì 30 Novembre 2015