Per gli australiani di "60 Minutes" nessun dubbio! Il mistero del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso dai radar l'8 marzo del 2014 sull'Oceano Indiano con 239 occupanti sarebbe pertanto risolto: è stato il Comandante Zaharie Amad Shah, il pilota, un suicida.
La sintesi risolutrice in realtà non sarebbe altro che la convinzione di tale Simon Harvey, un pilota UK di Boeing 777-200 ER. Tale dichiarazione, in realtà non confortata da dati e prove specifiche, sembrerebbe essersi imposta tra i media di tutto il mondo. Il pilota avrebbe pianificato l'area della picchiata “risolutiva” in uno spazio tra Thailandia e Malesya, con ridotta copertura radar e difficilmente “osservabile” e, anche, problematica per intraprendere ricerche specifiche. Quello che per la trasmissione australiana di “60 Minutes”, non è, tuttavia, la causa più probabile dell’incidente al volo MH370, non è l'unica tra le diverse ancora in circolazione. Nonostante sia una “teoria” già proposta negli scorsi anni, anche a fronte della persistente assenza del relitto dell’aereo e delle scatole nere. Nessun sostanziale indizio è mai stato trovato. Ma perchè allora privilegiare l'ipotesi della strage-suicidio? E' solo una trovata giornalistica, uno spunto coinvolgente per una trasmissione televisiva?
Il volo MH370 era decollato da Kuala Lampur con destinazione Pechino, dopo mesi di inutili analisi e ricerche, era diventato un incidente “inconcepibile e inaccettabile” per i tanti investigatori impegnati nelle ricerche delle possibili cause. Anche se ATSB - Australian Transport Safety Bureau ha esplicitamente dichiarato che senza un ritrovamento dell'aereo e/o di sue parti “ le cause dell'incidente non potranno essere spiegate con certezza”.
A tale scopo, comunque, nei primi mesi del 2018 il ministro dei trasporti malese Liow Tiong Lai ha segnalato come un mezzo navale USA stesse proseguendo la ricerca di eventuali tracce del velivolo e rottami residui. Un riscontro in tal senso, ovvero il recupero di pezzi del Boeing 777-200, immatricolato 9M-MRO, sarebbe compensata dal governo malese con una somma fino a 70 milioni di dollari USA.
Si profilano altri e/o ulteriori scenari investigativi? In quale sorta di “buco nero” è disperso il relitto e/o i rottami del Boeing 777-200? Le inchieste tecniche, tuttavia, sono tutt'ora in corso, e/o almeno le investigazioni dovrebbero, risultare ancora aperte.
data inserimento: Mercoledì 23 Maggio 2018