Con quale scopo reale? Nel web dell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio la vasta sezione riguardante l'impatto ambientale - una modalità e una serie di informazioni e iniziative davvero riguardevole e probabilmente un servizio che assegna a questo scalo un rapporto con il cittadino ineguagliato in Italia - tra le altre informazioni è riportata ancora in rilievo la cosiddetta "Sperimentazione nuova rotta di decollo" con la seguente annotazione:
"Su proposta di SACBO, la Commissione Aeroportuale di Bergamo - Orio al Serio ha elaborato una nuova rotta per gli aeromobili che decollano verso ovest, al fine di minimizzare l’impatto sulla popolazione residente nelle aree circostanti l’aeroporto. La nuova rotta è in fase di sperimentazione dal 24 settembre 2009. In questa sezione le risposte alle domande più frequenti a riguardo". La rotta di decollo dalla pista 28 Sinistra in sostanza aveva ed ha previsto una virata a sinistra ad una distanza pari a 2 miglia nautiche dal DME di Bergamo: é la traiettoria che da 2009 sorvola Colognola e che non rappresenta una novità per i residenti di quelle abitazioni.
Anzi, sembrerebbe, invece identificare una sorta di tormento costante, incessante e, forse, ineliminabile. Nello stesso tempo, tuttavia, l'aeroporto di Bergamo Orio al Serio ha - segnala ancora nella sezione web ambientale - nel corso del tempo, avviato anche una serie di iniziative distintive nel panorama italiano.
Nel settembre 2007 ha, infatti, sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e SACBO per lo stanziamento da parte della Società di 2.500.000 Euro per la realizzazione di interventi di mitigazione acustica nell'intorno aeroportuale definito dalla Commissione Aeroportuale.
Ha anche promosso processi mirati a contenere il più possibile la pressione delle diverse matrici sul territorio circostante. Produce periodiche pubblicazioni al fine di notificare l’impatto ambientale delle attività aeroportuali, da perseguire attraverso una programmazione corretta e condivisa basata sull’impiego di strumenti e tecnologie avanzati. L'impegno a verificare e contenere il clima acustico e la qualità dell'aria sono anch'essi costanti.
La sperimentazione sopra citata avrebbe dovuto concludersi sei mesi dopo il 24 Settembre 2009. Le intenzioni conclusive avrebbero dovuto risultare le seguenti: "al temine della sperimentazione la Commissione Aeroportuale valuterà le analisi estrapolate dall’intera mole di dati raccolti, coinvolgendo direttamente le Amministrazioni interessate e annoverando le osservazioni che emergeranno tra gli elementi da considerare in merito alle valutazioni finali sulla nuova rotta. Qualora il bilancio complessivo dei risultati della sperimentazione confermasse i benefici previsti, la nuova rotta e la relativa ridistribuzione del traffico aereo potranno essere adottate in via definitiva."
Dopo oltre quattro anni di decolli con virata (non prima) di 2 miglia nautiche di distanza dal DME di Bergamo (BEG 114.95) a condizione di raggiungere la quota di 1220 piedi, ecco, tuttavia, la novità in vigore dal 23 gennaio 2014.
L'inizio virata è stata di fatto anticipata a 1.7 miglia nautiche purché l'aeromobile abbia raggiunto la quota di 1195 piedi (il terreno della pista ha una altezza media di 754 piedi). Ecco il punto siamo di nuovo ad un rinnovata sperimentazione della virata a sinistra?
E' una procedura che inquadra solo uno scenario di una traiettoria di involo iniziale che anticipa in pista ad una quota più bassa la virata? Consapevoli che l'iniziativa viene svolta dopo una adeguata valutazione e verifica del livello di sicurezza (sicuramente non in discussione) occorre interrogarsi quale possa risultare l'obiettivo dell'inizio virata:
- una riduzione dell'impatto acustico sulla comunità?
- una riduzione del tempo in asse pista del velivolo nella fase del decollo?
Sarebbe utile conoscere i risultati dei prossimi sei mesi di decolli: anche se non è noto se siamo ancora una volta in una sperimentazione o siamo dinnanzi ad una procedura comunque definita. Il dubbio che l'anticipo della virata possa rappresentare esclusivamente una tecnica che riduce il tempo di occupazione della pista e/o dell'assepista per consentire un incremento dei movimenti/voli ora, costituisce comunque una valida alternativa. Un traguardo del tutto legittimo per un esercente aeroportuale, ma meno per i cittadini residenti sotto i decolli. In modo particolare qualora la motivazione non venisse del tutto esplicitata.
data inserimento: Venerdì 14 Febbraio 2014